Informarsi sulle condizione meteo prima di un’uscita in montagna è importante, ma bisogna anche saper interpretare le condizioni atmosferiche e saper leggere il bollettino meteo.
Quando ci si informa sulle previsioni meteorologiche, bisogna innanzitutto ricordarsi che non sono mai precise al 100% e che non è sufficiente guardare i simboli grafici, ma bisogna anche saper leggere il bollettino ed interpretare correttamente le condizioni meteorologiche e la loro evoluzione. Perciò provo a scrivere una semplice guida per comprendere il significato della terminologia usata nei bollettini meteo e qualche indicazione sulle condizioni atmosferiche.
Nei bollettini, si ha a che fare con dei termini tecnici non sempre comprensibili per tutti, ecco i più importanti
-Wind Chill indica la temperatura percepita dal corpo umano per effetto del vento, alle nostre latitudini viene solitamente utilizzato in inverno quando la temperatura è inferiore a 10°.
-Heat Index indica la temperatura percepita dal corpo umano per effetto delle alte temperature e del grado di umidità e viene utilizzato con temperature oltre i 27° e con umidità relativa maggiore al 40%.
-Dew Point o punto di rugiada indica il valore di temperatura in °C a cui l’aria dovrebbe essere raffreddata a pressione costante per raggiungere il 100% di umidità relativa.
-Pressione Atmosferica è il carico esercitato dall’atmosfera sulla superficie terrestre, si misura in etto-pascal con simbolo hPa (1hPa = 100Pa). Generalmente si ha alta pressione in condizioni di bel tempo, e bassa pressione in condizioni meteorologiche instabili. L’atmosfera tende a riportare in equilibrio gli scompensi tra alta e bassa pressione, l’aria si muove dalle aree ad alta pressione verso quelle a bassa pressione dando origine al vento.
-Umidità Relativa (UR) indica la percentuale di vapore acqueo nell’aria atmosferica, comparandola alla quantità massima d’acqua che può essere contenuta ad una data temperatura. Quando l’aria umida viene in contatto con aria più fresca, o con una superficie più fredda, il vapore acqueo si trasforma in gocce d’acqua.
-Densità dell’Aria è il rapporto tra massa d’aria e volume occupato, un dato questo di fondamentale importanza in meteorologia in quanto a differenze di densità dell’aria corrispondono differenze di pressione che sono la causa dei venti.
-Evapotraspirazione è la quantità di acqua ceduta dalle piante e dal terreno all’atmosfera. Si calcolo si ottiene quando la stazione meteo ha un sensore di radiazione solare o piranometro per la misurazione dell’intensità della radiazione solare che si calcola in Watt/m².
-Rain Rate è la quantità di pioggia che potrebbe cadere in un determinato periodo di tempo con precipitazioni di intensità costante. Un rain rate di 10 mm/h indica che se l’intensità della pioggia rimane costante, in un’ora cadranno di 10mm (1cm) di pioggia. Rain rate minori di 10 mm/h indicano precipitazioni deboli, mentre rain rate di 100 mm/h indica forti precipitazioni.
Un altro dato importante sono i venti, cioè il movimento di una massa d’aria atmosferica da un’area con alta pressione (anticiclonica) ad un’area con bassa pressione (ciclonica).I venti italiani sono
-Tramontana è un vento da Nord freddo-gelido, di forte intensità, spesso a raffiche che anticipa solitamente tempo asciutto e cielo terso.
-Grecale è un vento freddo da Nord-Est portatore di tempo asciutto, spira a raffiche soffianfo dall’area dei Balcani.
-Levante è un vento da Est piuttosto debole, spesso anticipa lo scirocco preannunciando un peggioramento del tempo.
-Scirocco è un vento da Sud-Est caldo e umido, indica l’arrivo di perturbazioni e spesso crea mare mosso.
-Mezzogiorno è un vento da Sud caldo e umido portatore di piogge e porta aria calda da sud.
-Libeccio è un vento Sud-Ovest che nasce rapidamente e raggiunge una forza notevole; provoca un forte moto ondoso e spesso porta sabbia dal deserto.
-Ponente è un vento da Ovest che soffia generalmente come brezza marina durante l’estate mitigando la calura, aumenta il tasso di umidità e indica tempo buono.
-Maestrale è un vento da Nord-Ovest freddo che in estate porta bel tempo e diminuzione del tasso di umidità, mentre in inverno determina un peggioramento del tempo, un innalzamento dell’umidità e una diminuzione netta della temperatura.
-Föhn (o Favonio) è un vento secco di caduta, più caldo della massa d’aria preesistente, può raggiungere una forte intensità e dalle Alpi arrivare a prendere ampie zone di pianura. Porta un notevole innalzamento termico, particolarmente evidente in inverno.
L’intensità del vento si misura con la Scala di Beaufort, che è una misura dell’intensità del vento che può classificarsi come segue
0 – Calma: 0 Km/h – il fumo sale verticalmente
1 – Bava di vento: 1-6 Km/h – movimento del vento visibile dal fumo
2 – Brezza leggera: 7-11 Km/h – si sente il vento sulla pelle e le foglie frusciano
3 – Brezza tesa: 12-19 Km/h – foglie e rami più piccoli sono in movimento costante
4 – Vento moderato: 20-29 Km/h – si sollevano polvere e carta ed i rami sono agitati
5 – Vento teso: 30-39 km/h – oscillano gli arbusti e si formano piccole onde nelle acque interne.
6 – Vento fresco: 40-50 km/h – si muovono grossi rami.
7 – Vento forte: 51-62 km/h – gli alberi sono agitati e si ha difficoltà a camminare contro vento.
8 – Burrasca: 63-75 km/h – i ramoscelli sono strappati ed è impossibile camminare contro vento.
9 – Burrasca Forte: 76-87 km/h – si hanno leggeri danni alle strutture (camini e tegole asportati).
10 – Tempesta: 88-102 km/h – porta sradicamento di alberi e considerevoli danni strutturali.
11 – Tempesta Violenta: 103-117 km/h – causa molti danni strutturali.
12 – Uragano: Più di 117 km/h – fa danni ingenti ed estesi alle strutture.
Le Nubi sono un altro fattore che fornisce molte informazioni sulle condizioni meteo, vengono divise in quattro categorie
-nubi alte: cirri, cirro-strati, cirro-cumuli sono nubi candide, isolate, filamentose o a ciuffi con aloni; sono indice di vento in quota e sono l’anticipazione di forti e lunghe precipitazioni
-nubi medie: alto-strati che sono nubi uniformi senza aloni, alto-cumuli masse tondeggianti (cielo a pecorelle), nembo-strati che sono nubi indefinite dai toni grigio scuri. Indicano aria calda in quota, sopra ad aria fredda e producono quasi sempre pioggia, che a volte non giunge al suolo perchè evapora prima; sono il centro della perturbazione.
-nubi basse: strato-cumuli e strati presentano pochi e sbiaditi contorni, non lasciano trasparire la luce, sono la cosiddetta “nebbia alta” invernale
-nubi a sviluppo verticale: cumuli e cumuli-nembi hanno contorni ben definiti, sono legate a movimenti ascendenti e discendenti di aria verticale che portano alla formazione di cumuli imponenti e produzione di grandine. Sono indice di temporali in atto.
Ora non resta che leggere le previsioni, capire il bollettino meteo ed interpretare le condizioni meteorologiche prima di mettersi in cammino.
Luca Mattiello è un appassionato della montagna e uno specialista dell'attrezzatura necessaria per esplorare e affrontare le sfide di questo ambiente unico. Con una profonda passione per l'avventura all'aperto e una vasta conoscenza delle tecniche di escursionismo, alpinismo e trekking, Luca si dedica a condividere le sue esperienze e conoscenze.