La vipera è il terrore di molti escursionisti, vediamo cosa fare se la incontriamo durante le nostre uscite in montagna.
La vipera è l’unico rettile velenoso del territorio montano italiano, incontrarla è il terrore di molti escursionisti, ma non è il caso di spaventarsi perché basta qualche precauzione per evitare brutte esperienze.
Non è aggressiva, la vipera è un animale timoroso che tende ad allontanarsi in presenza dell’uomo e, benché il morso sia doloroso, raramente è pericoloso al di sopra degli otto anni di età.
Per evitare spiacevoli conseguenze dall’incontro con una vipera, è buona regola utilizzare pantaloni lunghi e robusti, calzettoni e scarponcini alla caviglia; battere con il bastone in zone esposte al sole; non mettere mai le mani tra rocce, sterpaglie e cataste di legna e prestare attenzione quando ci si siede per terra.
La possibilità che una vipera ci morsichi è molto remota, attacca solo se viene disturbata da vicino o toccata, ma se dovesse capitare cosa bisogna fare? Innanzitutto non bisogna farsi prendere dal panico per non accelerare la circolazione sanguigna, quindi il flusso di veleno. È utile stendersi, cercare di rilassarsi e spremere la ferita dopo il morso per far uscire più veleno possibile.
Se si viene morsicati a un arto è importante bloccare la circolazione a monte della ferita, con una fasciatura o un laccio che blocchi la circolazione linfatica senza bloccare quella sanguigna. Per far ciò è sufficiente controllare che a valle della benda si avverta il battito cardiaco. In tal modo si posticipano gli effetti del morso da 1 a 6 ore, in ogni caso è fondamentale chiamare i soccorsi e raggiungere al più presto l’ospedale più vicino.
In Italia sono presenti quattro razze di vipere, diffuse su tutto il territorio, ad eccezione della Sardegna dove non sono presenti rettili velenosi. Le vipere in Italia sono:
Aspide: è la più diffusa sia sulle Alpi che sugli Appennini, predilige luoghi caldi ed asciutti ed ha un’indole mite, e solitamente fugge se molestata.
Berus o Marasso: diffusa in montagna al Nord Italia è piuttosto aggressiva, se provocata attacca facilmente e la si può trovare anche in acqua.
Dal Corno: è presente soprattutto nel nord-est dell’Italia, e facilmente riconoscibile per il piccolo corno sulla punta del naso. Predilige zone aride, pendii e pietraie ed è poco aggressiva, ma il suo veleno è il più pericoloso fra le specie italiane.
Ursini o dell’Orsini: è presente nell’Appennino Abruzzese ed Umbro-Marchigiano, in particolare nel Gran Sasso, è di piccole dimensioni, ed è la meno pericolosa.
Ricordiamo che le timide vipere apprezzano il sole, perciò vivono in zone esposte e ricche di vegetazione e le zone rocciose. In estate, nelle ore più calde, stanno al riparo tra la vegetazione o tra i sassi, ed escono il mattino e la sera; mentre in primavera e autunno, con temperature più fresche, si espongono più a lungo al sole. Quando il sole è meno caldo, o si sono esposte da poco, sono più lente nei movimenti, perciò se in questi momenti si sentono in pericolo tendono ad attaccare più facilmente perché si sentono impossibilitate a fuggire.
Non abbiate paura delle vipere, ma andate in escursione tranquilli prestando solo attenzione.
Luca Mattiello è un appassionato della montagna e uno specialista dell'attrezzatura necessaria per esplorare e affrontare le sfide di questo ambiente unico. Con una profonda passione per l'avventura all'aperto e una vasta conoscenza delle tecniche di escursionismo, alpinismo e trekking, Luca si dedica a condividere le sue esperienze e conoscenze.