Guanti per ferrata​ – Come scegliere, Marchi e Prezzi

Hai mai sentito quel bruciore sulle dita dopo pochi metri di cavo d’acciaio? È il segnale che, sulla via ferrata, le mani sono il tuo primo punto di contatto e la tua prima linea di difesa. I guanti per ferrata proteggono da abrasioni e tagli, migliorano il grip su cavi, catene e roccia e, di fatto, ti aiutano a muoverti con più sicurezza e meno fatica. Scegliere il paio giusto non è solo una questione di comfort: significa prevenire piccoli infortuni, preservare energia e goderti la progressione senza distrazioni.

In questa guida trovi tutto ciò che serve per scegliere consapevolmente, riconoscere i marchi affidabili e capire quanto spendere in base al tuo utilizzo. Niente fronzoli, solo criteri chiari e consigli pratici, con un occhio alle caratteristiche davvero utili su ferrate di ogni difficoltà.

Come scegliere Guanti per ferrata​

Il primo criterio è la vestibilità. Un guanto per via ferrata deve calzare aderente senza comprimere. Se è troppo largo, scivola, fa pieghe e riduce sensibilità e controllo sul moschettone; se è troppo stretto, limita la circolazione, affatica la mano e peggiora la presa con il passare dei minuti. Prova a chiudere la mano come se afferrassi un cavo: se avverti punti di pressione sulle nocche o sulla base del pollice, la taglia è probabilmente piccola. Al contrario, se il materiale fa grinze sul palmo o ruota, è grande. La chiusura regolabile al polso aiuta a fissare il guanto e a evitare ingressi di polvere o piccoli detriti.

Meglio mezze dita o dita intere? Dipende da come e quando fai ferrata. Le versioni a mezze dita privilegiano la sensibilità sulla corda e sui moschettoni, smaltiscono meglio il calore e asciugano più in fretta. Sono una scelta apprezzata in estate, su itinerari brevi o quando vuoi massimizzare il feeling con gli appoggi. Le versioni a dita intere, invece, proteggono completamente da sfregamenti e microtagli, schermano il dorso e le punte delle dita e risultano più indicate su ferrate lunghe, cavi usurati, roccia abrasiva o in mezza stagione. Se sei alle prime armi o affronti spesso passaggi su cavi metallici duri e arrugginiti, la copertura totale è generalmente più rassicurante.

I materiali fanno la differenza. Molti guanti per ferrata impiegano pelle rinforzata sul palmo per coniugare aderenza e durata, con dorso in tessuti tecnici traspiranti per smaltire il sudore. Nei punti di maggiore usura, come l’incrocio tra pollice e indice, sono frequenti rinforzi e doppie cuciture. Alcuni modelli integrano inserti in fibre ad alta resistenza come il Kevlar nelle aree critiche, proprio per resistere all’abrasione del cavo. La finitura antiscivolo aiuta quando l’acciaio è liscio o umido; al tempo stesso, una costruzione troppo imbottita riduce la sensibilità. Il compromesso giusto è un palmo robusto ma non “gommoso”, che trasmetta bene cosa stai afferrando.

Traspirabilità e gestione dell’umidità sono aspetti spesso sottovalutati. Su una ferrata estiva, le mani sudano e il cavo può essere caldo. Un guanto che asciuga rapidamente e disperde il calore evita la sensazione di “mano che cuoce” e riduce il rischio di scivolare. Cerca pannelli in mesh sul dorso, fodere leggere e materiali che non trattengano l’acqua. Dopo un acquazzone, un palmo in pelle ben trattato mantiene il grip meglio della semplice microfibra, ma richiede un minimo di cura in asciugatura.

La protezione non è solo questione di copertura. Occhio alle cuciture: devono essere ben arretrate rispetto alle pieghe naturali della mano per non creare sfregamenti durante i movimenti ripetuti su cavi e catene. Le imbottiture localizzate sulle nocche e sul dorso difendono da urti accidentali contro la roccia, senza appesantire. Un bordo polsino leggermente allungato aggiunge protezione quando il cavo “corre” vicino al polso.

Un parametro utile da controllare è l’eventuale conformità alla norma EN 388 per la resistenza meccanica, che fornisce valori indicativi su abrasione, taglio, lacerazione e perforazione. Non è un lasciapassare universale, ma segnala attenzione alla robustezza del prodotto. Ricorda comunque che i guanti per ferrata non sono dispositivi anticaduta e non sostituiscono in alcun modo set da ferrata, dissipatore e casco.

La praticità in azione conta più di quanto si pensi. Dettagli come una linguetta per indossarli e sfilarli, una chiusura in velcro che non si apre da sola e un interno che non si arrotola sulle dita quando li togli velocemente fanno risparmiare tempo nei cambi di ritmo. Il colore? Non è solo estetica: tonalità chiare scaldano meno al sole, quelle scure mascherano meglio lo sporco.

Infine, pensa al contesto d’uso. Se fai due o tre uscite l’anno su percorsi facili, punta su un modello semplice, leggero e traspirante, magari a mezze dita. Se macini chilometri di cavo ogni stagione o accompagni gruppi, ha senso investire in un guanto più strutturato in pelle, con rinforzi avanzati e cuciture maggiorate, meglio se con referenze tecniche chiare sulla resistenza all’abrasione. Per chi è freddoloso o affronta ferrate all’alba o in autunno, la copertura totale è la scelta più equilibrata, magari con tessuti che mantengano un minimo di calore senza sacrificare troppo la sensibilità.

In sintesi, scegli un guanto aderente, con palmo robusto e antiscivolo, dorso traspirante, rinforzi nelle zone di attrito e chiusura al polso affidabile. Decidi tra mezze dita e dita intere in base a protezione desiderata, stagione e sensibilità personale, privilegiando modelli con buone cuciture e, quando presenti, riferimenti a standard di resistenza.

Marchi Guanti per ferrata​

Affidarsi a marchi specializzati riduce il rischio di sorprese. In ambito via ferrata, diversi produttori propongono modelli con un equilibrio collaudato tra grip, durevolezza e comfort, e con feedback positivi da chi li usa su roccia e cavo per molte ore.

Black Diamond è un riferimento per chi cerca guanti tecnici versatili. I Crag Gloves, proposti anche in versione a mezze dita, puntano su traspirabilità e asciugatura rapida, con palmo rinforzato che regge bene l’uso su cavi e catene. Gli Stone Gloves sono più robusti, con pelle e rinforzi pensati per un impiego intenso. Sono scelte popolari tra chi alterna ferrate, assicurazione e calate, perché coniugano sensibilità e durata.

CAMP porta nel mondo dei guanti l’esperienza maturata sulle vie ferrate italiane. La linea Axion, disponibile sia a dita intere sia a mezze dita, nasce per resistere agli sfregamenti ripetuti senza penalizzare l’agilità. Il fitting è generalmente avvolgente, la chiusura al polso stabile e i rinforzi ben posizionati nei punti critici. È un’opzione solida per chi vuole un prodotto dedicato alla ferrata.

Salewa con i Via Ferrata Durastretch privilegia la libertà di movimento e la ventilazione, grazie a tessuti elastici e leggeri sul dorso abbinati a palmi robusti. È un guanto indicato per chi cerca destrezza e comfort nelle giornate calde, senza rinunciare alla protezione sulle aree che toccano il cavo.

La Sportiva propone modelli dedicati come i Ferrata Gloves, in cui aderenza, protezione e cura delle cuciture sono al centro. Sono guanti pensati per un uso prolungato, con l’attenzione al dettaglio tipica del marchio, e si adattano bene a chi già utilizza scarpe o imbraghi dello stesso brand e cerca continuità di calzata e sensazioni.

Kong offre guanti come Full Gloves e Pop Gloves, anche con rinforzi in fibre ad alta resistenza. È un nome apprezzato da chi pretende massima durabilità meccanica, in particolare su cavi aggressivi o per uso frequente e professionale, dove l’usura è un fattore decisivo.

Climbing Technology con i Progrip Ferrata si concentra su presa, protezione del palmo e stabilità della chiusura. Sono guanti che puntano all’essenziale: robusti nei punti giusti, comodi quando li indossi per molte ore, intuitivi da infilare e togliere anche con mani leggermente umide.

Petzl con i Cordex è una sicurezza per chi alterna calate, assicurazione e ferrata. Il palmo in pelle resiste bene all’abrasione, il dorso è traspirante, la sensibilità sulle manovre è elevata. Sono presenti in moltissimi arsenali di appassionati e guide proprio per affidabilità e durata nel tempo.

In pratica, non esiste un marchio “migliore” in assoluto, ma esistono modelli ottimi per esigenze diverse. Se vuoi massima traspirabilità e rapidità di asciugatura, guarda a proposte leggere come Black Diamond Crag o Salewa Durastretch. Se priorità è la durabilità, orientati su pelle rinforzata e costruzioni più solide come Petzl Cordex, Kong con rinforzi avanzati o i CAMP Axion. Se cerchi un equilibrio tra tutto, La Sportiva e Climbing Technology offrono alternative affidabili e ben bilanciate.

In sintesi, identifica prima le tue priorità d’uso, poi scegli il marchio in base al carattere del modello: leggero e sensibile per l’estate, robusto e protettivo per uso intensivo, bilanciato se cerchi un unico paio tuttofare. Così eviti acquisti ridondanti e investi nel guanto che davvero userai.

Prezzi

I prezzi dei guanti per ferrata variano in funzione di materiali, qualità costruttiva, presenza di rinforzi avanzati e, in alcuni casi, conformità a norme sulla resistenza meccanica. In linea di massima, il mercato spazia dai modelli più economici attorno a 10–12 euro fino a proposte oltre i 40 euro, con un ampio ventaglio intermedio in cui si collocano le scelte più diffuse.

Nella fascia bassa, tra 10 e 20 euro, trovi guanti essenziali, spesso sintetici e talvolta a mezze dita. Offrono una protezione di base contro abrasioni leggere e sono adatti a uscite sporadiche su percorsi facili o come soluzione di emergenza. La durata, però, è limitata se usati frequentemente su cavi molto abrasivi, e le cuciture possono mostrare segni di affaticamento più in fretta.

Salendo tra 20 e 35 euro, entri nella fascia media più interessante per la maggior parte degli utenti. Qui compaiono palmi in pelle o microfibre rinforzate, doppie cuciture nei punti critici, chiusure al polso efficaci e un bilanciamento migliore tra traspirabilità, grip e protezione. È la categoria ideale per chi fa diverse ferrate l’anno e vuole un guanto affidabile, senza necessariamente puntare alla massima longevità professionale.

Oltre i 35–40 euro, i modelli diventano più strutturati. Si vedono pelli di qualità, rinforzi tecnici mirati e costruzioni pensate per resistere a uso intenso e prolungato. Alcuni riportano riferimenti a standard come EN 388 per indicare la resistenza ad abrasione e taglio. Sono scelte sensate per chi frequenta spesso vie ferrate, per chi guida gruppi o semplicemente desidera ridurre al minimo la sostituzione nel tempo.

Valutare il rapporto qualità-prezzo significa ragionare sul costo per uscita. Un guanto economico che si consuma dopo poche giornate può risultare meno conveniente di uno più caro che dura l’intera stagione. Considera anche il tuo stile di progressione: se afferri molto il cavo, la zona tra pollice e indice si consumerà prima e ha senso investire in rinforzi seri; se invece privilegi gli appigli naturali, potresti dare priorità a traspirabilità e sensibilità, risparmiando qualcosa.

Un’ultima nota sulle alternative improvvisate: guanti da lavoro o da giardinaggio possono sembrare economici, ma raramente offrono il mix giusto di grip su acciaio, traspirabilità e libertà di movimento richiesti su una ferrata. Meglio puntare su modelli specifici, progettati proprio per il contatto ripetuto con cavi e rocce, con cuciture e rinforzi dove servono davvero.

In sintesi, definisci il tuo budget e incrocia tre variabili: frequenza d’uso, intensità dei percorsi e priorità personali tra protezione, sensibilità e ventilazione. Con questi criteri, scegliere la fascia di prezzo giusta diventa immediato e l’acquisto più consapevole.